mercoledì 17 febbraio 2016

Stralci dalla Fondazione


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Tre citazioni alla trilogia della Fondazione di Isaac Asimov, il libro che ho scelto da commentare durante questo corso. Per ogni citazione, una macchina che entra in modo critico all'interno della narrativa.

Nella prima citazione, si menziona una centrale nucleare: epitome del dominio tecnologico della Fondazione nei confronti dei sistemi stellari vicini più arretrati, consente all'autore di esemplificare il metodo di indottrinamento religioso con cui la nascente potenza galattica riesce a mantenere il controllo dei bellicosi sistemi confinanti in questo stadio iniziale del proprio sviluppo.

"La religione, la stessa che la Fondazione ha creato e incoraggiato, è costruita su princìpi autoritari. I sacerdoti hanno il controllo diretto di tutti gli strumenti scientifici che noi abbiamo dato ad Anacreon, ma li sanno usare in modo empirico. Credono ciecamente in questa religione, e nel valore spirituale del potere che esercitano. Per esempio, due mesi fa un pazzo ha messo le mani nell’impianto atomico del Tempio Tesselekiano: uno dei più grandi. Naturalmente ha fatto saltare in aria cinque isolati della città. L’episodio venne considerato da tutti, clero compreso, come una vendetta divina."
Prima Fondazione, Parte terza: I sindaci, Capitolo IV

Nella seconda citazione, si menziona il "sonovisore": uno strumento musicale in grado di indurre uno stato allucinatorio visivo in chi lo ascolta, controllabile dal "musicista". Trova il proprio utilizzo come estensioni delle facoltà di un personaggio cruciale nella sezione centrale del romanzo, ed è un punto cardine dello schema narrativo in quanto gli permette di aggirare i postulati su cui si basa il Piano Seldon seguito dalla Fondazione.

"— È stato merito di Magnifico — rispose Toran. — Indbur ha insistito per avere una composizione al sonovisore sulla cerimonia della Volta del Tempo, con lui senza dubbio nella parte di eroe. Magnifico ha rifiutato di partecipare alla riunione senza di noi e non c’è stato modo di convincerlo."
Fondazione e Impero, Parte seconda: Il Mulo, Capitolo VIII

Nella terza citazione, si menziona invece uno strumento più mondano: un elettroencelografo. Tuttavia, in questa sezione conclusiva della trilogia, questo datato strumento ottiene una rilevanza particolare: può essere infatti utilizzato per discriminare fra i comuni umani e i membri della Seconda Fondazione. Questa tecnica risulta di un interesse cruciale per i tecnocrati della Prima Fondazione, che in seguito agli eventi in cui compariva il "sonovisore" erano venuti a conoscenza dell'esistenza della Seconda, e del fatto che questa stesse attivamente manipolando le dinamiche sociologiche grazie alle simulazioni storiche rese possibili dalla scienza della Psicostoria, attorno a cui ruota l'intera trilogia.

"Il dottor Darell, seduto nel suo laboratorio, s’era fissato sulla testa gli elettrodi, mentre un ago, racchiuso in una campana vuota, vibrava impercettibilmente. Alle sue spalle si trovava il registratore; il soggetto, infatti, non doveva vedere il diagramma, altrimenti sarebbe stato tentato di influenzarlo. Darell sapeva tuttavia che in quel momento sul diagramma appariva la ritmica e pochissimo ondulata curva Sigma, il che era ovvio, data la sua mente così disciplinata."
Seconda Fondazione, Parte seconda: La ricerca da parte della Fondazione, Capitolo IX

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